mercoledì 11 giugno 2014

Il ministro dei Beni Culturali e Google




Esterefatto!

L'ignoranza e la approssimitività dei politici italiani riescono ancora a lasciarmi cosi, nonostante debba esserne oramai più che abituato. Ma questa è stata la mia reazione questa mattina nel leggere l'articolo di Alex Corlazzoli su Che Futuro dove riporta un siparietto tra Erik Schmidt, il presidente di Google e Dario Franceschini, il ministro per i beni culturali

Il siparietto :

"Ai giovani italiani manca una formazione digitale” ha detto Schmidt

“Ogni Paese ha la sua peculiarità, noi magari abbiamo giovani più competenti in storia medievale” ha ribattuto Franceschini

“Il sistema educativo italiano non forma persone adatte al nuovo mondo. Serve un cambiamento nel sistema d’istruzione italiano in USA in tutte le scuole si insegna informatica"
ha aggiunto Schmidt
 
 “In ogni paese ci sono vocazioni, magari un ragazzo italiano sa meno di informatica ma più di storia medievale e nel mondo questo può essere apprezzato. Un ragazzo italiano ad esempio potrà andare negli Usa a insegnare storia medievale e uno americano potrà venire qui a insegnare informatica” il ministro

Penso che qualsiasi ulteriore commento sia inutile nel dimostrare l'abissale distanza tra una mentalità di sviluppo, crescita e creatività e quella di vecchio, stantio, immobile

Infatti questo siparietto rappresenta la più chiara metafora della decadenza del nostro Paese e basta guardarsi attorno e non essere ciechi per averne la più indistruttibile delle prove, per questo motivo ritengo sia importantissimo soffermarsi un attimo e riflettere su un unico aspetto

Com'è possibile che un imprenditore come il Presidente di Google Erick Schimidt si possa sedere in un incontro pubblico con un ministro dei beni culturali come Dario Franceschini ?   

Chi è Erick Schmidt? Cos'ha fatto nella sua vita per diventare presidente di Google? 

Un uomo che ha dovuto dimostrare prima a se stesso e poi al mondo intero di avere le capacità manageriali ed imprenditoriali necessarie ad arrivare a guidare l'impresa più innovativa al mondo

Se conoscete l'inglese è sufficiente leggersi la sua biografia su wikipedia oppure questo bellissimo articolo che spiega come ha dovuto affrontare e vincere una durissima sfida contro il fondatore di Google Larry Page per convincere il mercato ( e nessun altro) di essere l'uomo giusto per dirigere un'impresa cosi complessa e all'avanguardia

Chiamiamola meritorcrazia

Chi è Dario Franceschini ? Cos'ha fatto nella sua vita per diventare ministro dei beni culturali di un Paese cosi decadente come l'Italia?

Anche in questo caso è sufficiente leggersi la sua inutile chilometrica biografia su wikipedia per averne contezza 

In estrema sintesi non ha mai fatto niente di concreto se non un infinito elenco di inutili riunioni, conferenze e decisioni di partito che hanno al massimo rallentato lo sviluppo d'imprese reali, tutto questo alle spalle dei contribuenti e non gli servirà certo una barba da intellettuale a cambiare questa realtà

Chiamiamola populismo e demagogia

Purtroppo la triste realtà è questa, semplicemente nel fatto che Dario Franceschini si possa sedere e arguire allo stesso tavolo con Erick Schmidt !

E giusto per aggiungere un altra piccola considerazione, in Estonia, un Paese che molti italiani considerano in via di sviluppo,  ovviamente per la semplice ragione di non esserci mai stati è stato avviato un programma dove s'insegna coding sin dalle scuole elementari...



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